Imperia: privatizzazione sanità e reparto psichiatria a rischio chiusura. In via San Giovanni presidio di Cittadinanzattiva e Alfapp. “La sanità del territorio è scoperta. Impensabile nuovo ospedale senza adeguata viabilità”/Foto e Video

Moltissime le persone che sono sono fermate a chiedere informazioni e firmare le petizioni

Presidio contro la privatizzazione della sanità pubblica in Liguria e nello specifico sulla provincia di Imperia, questa mattina, mercoledì 26 ottobre, in via San Giovanni. Presenti Valentino Ballerini, nuovo coordinatore di Cittadinanzattiva e Paolo Curti, vicepresidente di Alfapp (Associazione Ligure Famiglie Pazienti Psichiatrici).

Imperia: “Basta privatizzazione”, in via San Giovanni il presidio di Cittadinattiva

Moltissime le persone che sono sono fermate a chiedere informazioni e firmare le petizioni per chiedere al presidente Toti chiarimenti in merito alla situazione del reparto di Psichiatria di Imperia e portare all’attenzione le criticità del nuovo Ospedale, che sorgerà a Taggia.

Nuovo ospedale: Valentino Ballerini evidenzia le principali criticità

“Con l’avvento dei medici privati, si andrebbe a sostituire il servizio pubblico pagato con le imposte e le tasse. Con l’avvento del privato i cittadini dovranno pagarlo di tasca propria e magari anche ricorrendo alle assicurazioni.

Il grande problema per la provincia di Imperia è l’ospedale unico. Nascerà presumibilmente nel 2027.

Tanti cittadini dell’imperiese e del danese si troveranno in difficoltà a raggiungerlo. Sono venti chilometri e non sono pochi.

La piana di Taggia verrà completamente cementificata da una grande struttura, sono interessate 300 famiglie con imprese agricole.

Questi sono i punti più critici. Si è vero che è stato detto che verrà utilizzato l’elicottero, ma è anche vero che se io ho un piccolo infortunio e avrò necessità del pronto soccorso non posso richiedere l’elicottero.

Dovrò percorrere tanti chilometri per raggiungere il pronto soccorso. Questo è quello che temiamo. I cittadini avranno difficoltà.

È stato parlato di Aurelia Bis, da Ventimiglia a Taggia e va benissimo. Da Cervo sino al Prino e anche li va benissimo, ma non è stato parlato di Aurelia Bis tra il Prino e Taggia. Quello è un tratto importante, la gente avrà difficoltà a raggiungere Taggia.

Questi sono fatti pratici, non sono ideologie. Vogliono l’ospedale? Va bene, ma è necessario che possa essere raggiunto in tempi rapidi. Altrimenti è un disagio, soprattutto per i cittadini di Imperia e di Diano Marina”.

Reparto Psichiatria a rischio chiusura: parla Paolo Curti, vicepresidente Alfapp

“Il problema è che nella nostra provincia non ci sono più psichiatri. Dovevano essere 26, adesso sono 7 e non c’è prospettiva che ne arrivino altri. Gli specialisti non accettano di trasferirsi qui per varie ragioni.

La sanità del territorio è scoperta. I malati non vengono visitati periodicamente come dovrebbero.

Per coprire i turni del servizio all’ospedale c’è una cooperativa esterna. L’Asl è indeciso se tenere aperto o chiudere.

In questo momento siamo a rischio di chiusura dei reparti di psichiatria, con tutte le conseguenze che può avere”.

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